Progetto Thanatolia - Sviluppi

Illustrazione per un racconto di genere "Marilyn & Musket"!

Prevedendo che un giorno qualcuno possa stancarsi di scrivere di Tombe & Tesori (noi per primi, probabilmente!), Lorenzo Davia ed io abbiamo ampliato la cronologia del Continente, con fatti e circostanze storiche che da un lato irrobustiscono il background dell'attuale Thanatolia, dall'altro spiegano l'origine e conformazione di alcuni luoghi, personaggi e istituzioni che abbiamo presentato fino ad ora.

Come sempre, questa cronologia è un'indicazione di massima: all'interno della quale ogni autore del Progetto è libero di muoversi, creare e immaginare.

Incominciamo con il dire che la storia di Thanatolia si sviluppa in cinque periodi principali:

ETA' DELL'ANTICO IMPERO: Lorenzo ed io abbiamo immaginato una civiltà all'apogeo in cui davvero tutto andava bene e tutti erano felici... Tanto felici e benestanti da non pensare più alla morte. L'allontanamento e addirittura la negazione conscia e inconscia della morte, protratta per millenni di gloria e di benessere, è stata tale e talmente diffusa che gli abitanti di Thanatolia hanno smesso di invecchiare. Non sono diventati proprio immortali, ma... quasi.

La civiltà dell'Antico Impero è un alto medioevo... anni '50 - '60! Il regime è sostanzialmente capitalistico: c'è una Wall Strett dell'Impero i cui sensali indossano toghe blu e ostentano clessidre d'oro al polso. Il ceto mercantile è la colonna della società: tant'è che dopo il collasso dell'Impero erediterà la cultura dello stesso e la preserverà dalla barbarie (com'è accaduto nel nostro mondo per la cultura latina e la Chiesa Cattolica nel V secolo d.C.). Ci sono Guardie di Palazzo con armature cromate e macchine da guerra simili a Cadillac, automi Art Decò, le modelle dei pittori che affrescano i palazzi imperiali sono dive popolari come Marilyn Monroe; i menestrelli sono rockstar e cantano "Little Less Dialogus". Potreste partecipare al Grande Cerimoniale di Woodstock e mettere fiori nelle vostre balestre. Gli Orchi siedono sui sedili in fondo delle diligenze e Martin Luthorc Warlord si sta preparando alla Grande Marcia. L'Esercito Imperiale sperimenta nel deserto ordigni magici di inimmaginabile potenza. I giovani dell'Impero ballano al ritmo di "Beep Abrab Cadabra" e pomiciano nelle loro carrozze parcheggiate negli spiazzi degli spettacoli di lanterna magica all'aperto.

Livello tecnologico: motore a scoppio, ma non ancora così diffuso. Benvenute alternative atompunk.


ETA' DELL'AGONIA: Nell'Impero va tutto così bene, sono tutti così felici che... qualche intellettuale incomincia a maturare pensieri e riflessioni critiche sullo stato di cose. In sostanza, qualcuno ricomincia a pensare alla morte e le sue implicazioni. Questi pensieri sulla morte si diffondo come una vera e propria peste psichica, la cui vittima più illustre è l'Imperatrice stessa (nota del design: l'Imperatrice è la somma di tutte le divine cantanti e attrici degli anni '50 e '60 che io adoro, da Francoise Hardy a Sylvie Vartan a Haudrey Hepburn ad appunto Marilyn, eccetera). Essendo tuttavia immortale, l'agonia dell'Imperatrice di protrae per secoli. E' un'Era in cui prodi e splendidi eroi percorrono il Continente alla ricerca di una cura per l'Imperatrice, ma anche e forse soprattutto improbabili antieroi si cimentano nell'impresa. Il dolore dell'Imperatrice è l'elemento che dovrebbe caratterizzare l'atmosfera dei racconti dedicati a questo periodo.

ETA' DELL'AVVENTO: L'Imperatrice, dopo secoli di atroce dolore, sta per addormentarsi nella pace della morte, né altro ormai desidera... Quand'ecco che qualche eroe troppo eroico trova la cura e i Medici di Corte gliela somministrano! Il processo di rigenerazione è - se possibile - ancora più atroce dell'agonia: l'Imperatrice ne impazzisce e... risorge come Necromadre! Forze delle Tenebre sepolte da millenni rispondono istintivamente al suo richiamo, devastando l'Impero. Quella che una volta era la capitale imperiale, la Manhattan di Thanatolia, è ridotta all'immenso Deserto di Cenere al centro del Continente, dove la Necromadre stabilisce la sua sede. Alla fine, spossata dalla propria stessa ira, la Necromadre si addormenta nelle profondità del Deserto di Cenere. I potenti mercanti sopravvissuti al disastro si stabiliscono ai lati estremi del Continente e fondano le città di Handelbab e Tjaratur, dove sopravvive un pallido ricordo della civiltà imperiale.

ETA' ATTUALE: trascorrono i secoli, e Thanatolia diventa qual è ora.

ETA' DEL RISVEGLIO: La Necromadre si risveglia, e poiché in questo mondo non c'è Chuck Norris sono guai per tutti. Non mi dilungo su questo periodo storico perché (spoiler) sarà probabilmente il contesto del prossimo romanzo di Lorenzo.

A voi la palla, anzi: il teschio!

Alessandro Forlani

sedicente scrittore, è nato negli anni '70 del XVII secolo, si è reincarnato nel XIX, nel XX e millenni a venire. Nerd, negromante, roleplayer e autore "difficile" di racconti fantastici. Di giorno si impaluda da docente universitario e ciacola di sceneggiatura, cinema e scrittura; di notte, che dovrebbe far l’artista, piuttosto guarda film, legge fumetti, ascolta musica barocca, gioca a soldatini e poi va a dormire. Perché crede che sia più sano scrivere in questo modo.

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