"La Scure e i Sepolcri", primo titolo della collana Heroic Fantasy Italia di Delos Digital è da oggi disponibile su Amazon e i principali webstore. Qui di seguito l'introduzione al volume, curato da Alessandro Iascy e Giorgio Smoiver
Alessandro Forlani,
pesarese classe 1972, è sicuramente uno degli autori più geniali e
stilisticamente innovativi della narrativa fantastica italiana.
Vincitore del prestigioso Premio Urania nel 2011 con il romanzo I
senza-tempo (Urania Mondadori n°1588), nel 2017 crea con Lorenzo
Davia il progetto di narrativa condivisa Crypt Marauders
Chronicles, un universo sword and sorcery alla quale
partecipano con entusiasmo diversi autori del fantastico italiano.
Crypt Marauders vede la luce in editoria nel 2018 con
l’antologia collettiva di racconti Thanatolia (Watson
Edizioni, 2018), e nello stesso anno Forlani è anche finalista al
Premio Italia nella categoria miglior romanzo fantasy con lo
spettacolare Arabrab di Anubi (Watson Edizioni, 2017), che se
da un lato fa rivivere con vivida fantasia e filologica esattezza i
miti del mondo antico, trascende i limiti di genere contaminandoli
con il retrofuturismo più audace. Il superamento dei confini
formali dei generi letterari si trova anche in T, la sua opera
più complessa, che mescola elementi di fantascienza antropologica,
horror, fantasy epico e satira sociale; come Jonathan Swift, Forlani
esprime in creazione fantastica il suo pessimismo al limite della
misantropia sulla società, illuminato solo da una pervicace fede
nell'onestà individuale.
Forlani può essere amato
o odiato, ma non annoia mai. La sua narrativa è brillante e ricca
d'azione, con toni weird, retrofuturisti e momenti epici. I dialoghi
hanno un ritmo cinematografico, da Age e Scarpelli, veloci e sapidi
(non per niente Forlani è docente universitario di sceneggiatura), e
la lingua è ricca di termini sonori e insoliti, o resuscitati con
negromantica passione dall'italiano antico o tratti dal mondo dei
comics.
La scelta di inaugurare
la collana con un’opera di Alessandro Forlani non è casuale,
consideriamo l’autore come uno dei maggiori rappresentanti della
fantasia eroica italiana e crediamo che pubblicare alcuni dei suoi
più vividi racconti ambientati nell’universo delle Crypt
Marauders Chronicles sia il miglior modo per mostrare ai lettori
gli obiettivi della collana: proporre i più interessanti autori di
fantasia eroica italiana, rilanciare la short-fiction, diffondere
racconti e romanzi brevi nella tradizione dei pulp magazine che
videro il fiorire di grandi autori nel secolo scorso, con una
particolare attenzione per il filone Sword & Sorcery.
Le storie qui presentiate
narrano le avventure del tombarolo Malqvist nella tetra Thanatolia,
continente utilizzato da millenni come cimitero, una distesa di
sepolcri, cripte, sarcofagi, tombe,
catacombe, mausolei, cenotafi e ossari ricchi di tesori e oscuri
pericoli. In Thanatolia vi sono solo due città abitate: Handelbab e
Tijaratur, che vivono del commercio di tesori e manufatti sottratti
alle tombe. C’è un ricco mercato per i reperti, esportati in tutto
il mondo, e per le mappe delle tombe e dei tesori. Nessuno sa perché
civiltà antiche e sconosciute, alcune nemmeno umane, abbiano deciso
di erigere lì le loro tombe. Tombaroli spregiudicati, negromanti ed
eccentrici avventurieri esplorano le tombe, ma scavare troppo a fondo
è pericoloso, specie dove giacciono terribili entità... il
mercato dei reperti è dominato da poche, ricchissime famiglie, che
sfruttano il rischio altrui e, secondo il proprio profitto, usano o
condannano la magia.
Malqvist,
malgrado la sua forza e la temibile ascia, non è un ricco
antiquario, né un ladro di elìte. È uno che campa a fatica,
tombarolo o guardia del corpo, sempre inseguito dalla minaccia della
miseria e della fame. È un guerriero barbaro che non diventerà mai
re, nemmeno ricco il tanto che basta da ritirarsi in pace, i suoi
amori non sono principesse esotiche ma infelici e tenere prostitute.
È nerboruto e coraggioso ma non un ammazzasette, ne prende quante ne
dà, e se i nemici sono troppi o troppo forti sa che la scelta è tra
fuggire e morire bene, entrambe possibilità contemplate, è la
regola del gioco. Ma non abbandona mai un compagno, né mai ruba
nemmeno il cibo quando ha fame, a differenza di tanti eroi fantasy.
È uno di noi, e un brav'uomo, solo in circostanze inimmaginabili per
noi.
Non vi resta che
godervi questi cinque racconti. Benvenuti in Thanatolia.
Nessun commento:
Posta un commento