Il titolo di questo post
fa il verso a Philip Dick, ovvero un'antologia Feltrinelli di
articoli, riflessioni e di note dell'autore. L'ho scelto per
quell'ipotesi, che è fra quelle che preferisco, secondo la quale, nel futuro ormai
presente, ognuno si sarebbe fatto in casa avveniristici gadget;
l'hi-tech nel garage. E lo scrivo alla luce di un assegno di
royalties che riassume in concreto il mio lavoro dell'anno scorso,
sulla cresta di quell'onda che è stata il Premio Urania. E' un post
un po' gretto che riflette sul sodo; che spero soprattutto torni
utile ai colleghi e a chi medita di intraprendere la carriera da
scribacchino.
Il Premio è stato molto
redditizio, è ipocrita negarlo: sia nei biechi termini di
quattrini che, soprattutto, di promozione del mio lavoro. Dei miei
Senza-Tempo si è molto parlato, in bene e malissimo epperò
si è parlato (che è lo stesso, per Oscar Wilde...); tutt'oggi mi
stupisco di un centinaio di recensioni e del chiasso che il romanzo
ha suscitato nell'ambito. Urania/Mondadori è stata puntualissima,
corretta, precisa nei pagamenti e rispettosa dei termini. A dicembre
il mio racconto Materia Prima è apparso sulla rivista come
premio per Stella Doppia: non ho visto un baiocco, ma il concorso non ne prevede. L'unico intoppo è che è slittato di
un mese, ci ho fatto una figuraccia con chi ho detto “a novembre”... Ma chi usa con cognizione di causa l'espressione “tempi editoriali”
sa che un mese è un intervallo da niente.
So che I Senza-Tempo
ha venduto in digitale, ho avuto notifica che mi spettano
royalties. Mi precettano un romanzo per l'anno 2015... ma in mano non
ho nulla, e va bene così.
Nello stesso 2012 ho
pubblicato un'antologia con “la prima casa editrice in Italia a
vendere più e.book che libri cartacei” (riporto dal loro sito),
ovvero un editore di prestigio nell'ambito del digitale. L'antologia
è stata per qualche mese nella loro top-ten (mi assicurano), è
scesa in top-twenty ma è tutt'ora in catalogo. I presupposti vi
illuderanno di migliaia di vendite: e invece in un anno mi hanno
letto in 37.
Se si considera che codesta antologia è stata per così dire la "seconda edizione, riveduta ed ampliata" di una silloge già in finale ad Urania, e proposta nel 2011 da un editore defunto, i lettori raggiungono la settantina, mi permetto un'altra pizza con contorno di patatine.
Comunque ho ricevuto le legittime briciole - l'onestà da parte loro innanzi tutto! - e sabato festeggerò con una pizza.
Se si considera che codesta antologia è stata per così dire la "seconda edizione, riveduta ed ampliata" di una silloge già in finale ad Urania, e proposta nel 2011 da un editore defunto, i lettori raggiungono la settantina, mi permetto un'altra pizza con contorno di patatine.
Comunque ho ricevuto le legittime briciole - l'onestà da parte loro innanzi tutto! - e sabato festeggerò con una pizza.
Mi lamento però di una
grave mancanza (“grave”, s'intende, se lavorate in editoria...):
fatta eccezione per un paio di recensioni, che di fatto ho procurato
da me medesimo segnalando l'e.book a magazine e blogger, l'editore
non ha fatto ufficio stampa, non ha comunicato, non ha fatto
pubblicità . Nessuno di noialtri, autoruncoli di fantascienza,
pretende le telecamere e la poltrona di Fabio Fazio che in un attimo
ti sparano da zero copie fin il milione; tuttavia da 37 al centinaio
- come di seguito dimostrerò – è questione di buona lena.
La pietra tombale con gli
editori tradizionali (e aggiungiamo furbetti) l'ho posata con un
“amen” a gennaio di quest'anno. Aspetto da più di un lustro che
un editore di Novi Ligure, presso il quale pubblicai nel paleozoico
2008 (cinque anni, sugli scaffali, sono un'era geologica...), mi
corrisponda le royalties che promette mail su mail. Allo scadere del
primo anno dalla stipula del contratto l'ho minacciato fasullamente
di un'azione legale, ed ecco corrispondermi 68,40 euro per il periodo, pressappoco, ottobre 2008-ottobre 2009. Impossibile verificare da parte mia se la cifra vertiginosa corrispondesse al reale (problema che sussiste da sempre nel fumoso rapporto fra autori ed editori). Da allora so
per certo che il romanzo ha venduto, mi hanno scritto lettori dopo
averlo acquistato (con tanto di foto), lo trovo sui webstore con l'avvertenza di affrettarsi, ché ne restano poche copie, ma...
non ho visto un centesimo del giurato & spergiurato “ciò che
le spetta” cui mi scrive l'editore con “cordiali saluti”.
Non entro nel merito delle pubblicazioni accademiche perché non ho a disposizione un machete: è una jungla troppo fitta per affrontarla da disarmati. Non nego mi irrobustisca il curriculum, né che in passato la seriosa saggistica m'abbia reso l'equivalente di tre mesi di affitto, ma...
Non entro nel merito delle pubblicazioni accademiche perché non ho a disposizione un machete: è una jungla troppo fitta per affrontarla da disarmati. Non nego mi irrobustisca il curriculum, né che in passato la seriosa saggistica m'abbia reso l'equivalente di tre mesi di affitto, ma...
Da auto-pubblicato con un
gruppo di altri autori, orizzonte che ho scoperto lo scorso giugno,
ho venduto, con tre titoli in catalogo, più di 200 copie da allora a
dicembre. Ho incassato in un semestre più del doppio, in un anno, con “la prima casa editrice blablablablablabla”; e pressappoco la stessa cifra che nel rapporto di un lustro. Tutto considerando che gli e.book
che produco si acquistano su Amazon a neppure 2 euro: che divido a
metà , col responsabile di collana, in percentuale che fa arrossire
gli editori tradizionali (esempio: il 7, il 10, il 25%). E invece il cartaceo si aggirava sui 20 euro. Resto per
settimane saldamente in classifica (ho un “prontuario di scrittura”
che fa a gara con Severgnini!), sui blog se ne parla; e piuttosto che
con contabili e “responsabili commerciali”, che lamentano
difficoltà con distributori fantasma, librai capricciosi, o roghi di
libri che nemmanco i nazisti, mi confronto alla pari con partecipi ad
un progetto.
Non ho un corollario, non bacchetto nessuno: torno nel mio garage, ché devo scrivere e pubblicare fantascienza.
Non ti avvilire... Il mondo gira secondo meccanismi strani! (a proposito, ieri ho commentato ma il commento non è stato pubblicato... boh!).
RispondiEliminaNon mi avvilisco, spero solo di... moltiplicare. :-D L'impossibilità a replicare è un problema che mi segnalano in molti, eppure ho impostato il blog in modo che chiunque possa intervenire: ho testé ricontrollato e pare non sussista alcun impedimento... boh?
EliminaIl tuo manuale è qualcosa di imperdibile, Alessandro e sono felice che il 2013 ti abbia dato tutte queste soddisfazioni!
RispondiEliminaSono sicuro che il 2014 sarà ancor migliore, vedrai.
Lo speriamo entrambi, capo! :-)
EliminaCome non condividere. Aggiungo che avere il bonifico da Amazon è come immergersi in un fiume di Viagra
RispondiEliminaMolto esplicito :-D
EliminaE benvenuto in questi Avvilenti Paraggi, Flavio.