Mi è già capitato di scrivere di Alessandro Forlani, vincitore dei premi Urania e Kipple per il suo I Senza Tempo, che a suo tempo mi era piaciuto parecchio,
vuoi per lo stile vuoi per la storia in sé e la critica sociale
piuttosto marcata. Se però pensate che "cachinno" sia una parola da
editare senza pietà , lo stile potrebbe non piacervi, e se vi basta
scorgere un Panzer per accusare un autore di filonazismo*, vi consiglio
di starne parimenti lontani.
In tutti gli altri casi, potete proseguire.
All'inferno Savoia! è una raccolta di cinque racconti di dignitosa lunghezza, tre dei quali apparsi nella precedente raccolta Qui si va a vapore o si muore, edita per la defunta Pyra edizioni, e un quinto facente parte dei racconti che integravano I Senza Tempo. Il tutto riesumato e confezionato da Kipple Officina Libraria, con l'aggiunta di un inedito.
I cinque racconti sono ambientati principalmente in Italia e sono
catalogabili come steampunk, genere tipicamente associato
all'Inghilterra vittoriana. La collocazione temporale spazia dal 1825
alla Grande Guerra, e coinvolge personaggi storici e letterari, nonché
alcuni dei momenti più importanti della storia del nostro paese. I
personaggi di questi racconti sono tipicamente italiani: in molti di
essi possiamo scorgere i tratti caratteristici, positivi o negativi**,
che si possono trovare nei nostri concittadini; manca tuttavia un chiaro
intento di critica sociale.
Ma vediamo più in dettaglio di cosa trattano i racconti.
RabbiT è presentato come un inedito di D'Annunzio, di cui vengono
ripresi lo stile e l'enfasi. Si narra la vicenda di un rabbino ebreo
che, costruito un golem perché svolga le faccende domestiche, si troverÃ
a dover porre rimedio alle sue azioni grazie anche all'intervento del
celebre scrittore. La storia precede di un anno l'impresa del volo su
Vienna (1918).
Anu B. è la storia di una prostituta che, venuta a sapere
dell'esistenza di un uomo in grado di riesumare i morti, convince un
gruppo di nostalgici della Repubblica Cisalpina a trafugare la salma di
Napoleone per restaurarlo e dare il via a una nuova stagione bellica che
renda più proficuo l'esercizio del mestiere. Siamo nel 1840, quando fu
consentito il rientro in patria della salma dell'Imperatore.
Venite Invademus racconta un'invasione aliena coadiuvata da un
prelato della curia romana... e dal conte Giacomo Leopardi! Il
pessimismo cosmico del poeta sarà messo a dura prova dalle ottuse
ragioni di un gruppo di lavoratori con la paura di perdere il lavoro.
Siamo tra il 1825 e il 1830. È il racconto che mi ha convinto di meno.
Il ponte dei morti viventi è ambientato nel 1839 quando
Ferdinando II delle Due Sicilie inaugura la prima tratta ferroviaria
italiana, la Napoli Portici, e dichiara subito di voler costruire un
ponte sullo stretto di Messina. Si presenteranno alla gara un impresario
francese e un mammasantissima siciliano, dando via a una vera e propria
guerra per accaparrarsi l'appalto. Questo è invece il racconto che mi
ha divertito maggiormente.
All'inferno Savoia! mi ha convinto di più in questa selezione che come corollario a I Senza-tempo.
Dopo la breccia di Porta Pia (1970), un "filosofo" al servizio del re
d'Italia sceglie una squadra di valorosi per un viaggio nientemeno che
all'Inferno, dove un negromante suo pari dirige un'attività in grado di
nuocere grandemente al regno appena nato.
Ho trovato la lettura di questo ebook una sana fonte di divertimento. Lo
stile di Forlani, al di là di qualche termine insolito o desueto, è
scorrevole e non si inceppa. Posso quindi confermare l'impressione avuta
leggendo il suo romanzo, ovvero di un autore da tenere d'occhio. Poi,
certo, si può dire che usa troppe parole difficili, che le sue storie
non sono gradevoli (non so come vi immaginiate l'Inferno, ma l'ultimo
racconto non è una passeggiata in campagna) o altre critiche, anche
ragionevoli. Fortunatamente, sul suo blog sono presenti svariati racconti completi grazie ai quali potete valutare in prima persona.
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È veramente accaduto.
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Soprattutto. Si sa, siamo dei simpatici imbecilli.