Ho vinto il Premio Urania 2012 con
il romanzo "I Senza-Tempo". Riporto qui di seguito il comunicato
stampa Mondadori.
Cari lettori,
eccoci al consueto appuntamento con l’editoriale
estivo. Quali novità ci aspettano? Cosa prevedono i prossimi mesi di letture?
Per rispondere in modo esauriente, abbiamo diviso le notizie in tre settori,
cominciando dalla più urgente. Passiamo quindi ad annunciare
Il vincitore del Premio Urania
Anche quest’anno, ricca partecipazione alla nostra
competizione per il miglior romanzo italiano inedito. I partecipanti sono stati
più di sessanta e la giuria composta da Federica Bottinelli, Silvia
Castoldi, Mauro Gaffo, Marco Passarello e Sebastiana Vilia ne
ha selezionati cinque da mandare in finale:
·
Stefano Agnoletto, Diario di un fuoriuscito
·
Italo Bonera, Demone
·
Alessandro Forlani, I senza-tempo
·
Samuel Marolla, Milano anno zero
·
Luigi Rinaldi, Hakkakei
·
Dopo averli esaminati, l’editor dei Libri periodici
Franco Forte e il curatore di “Urania”, Giuseppe Lippi, hanno assegnato il
primo premio al romanzo I SENZA-TEMPO di Alessandro Forlani, che
sarà pubblicato nel numero di novembre. Il libro di
Forlani rompe con gli schemi della fantascienza di questi ultimi anni e
comincia con un avvenimento del tutto inspiegabile nel 2012.
Di qui prosegue in due tappe distanti dodici anni
l’una dall’altra, nel 2024 e 2036, sulle tacce di quattro strani vecchi con le
facce segnate dalle verruche e particolarissime abitudini ereditate dalla notte
dei tempi. I tre più innocui (si fa per dire) si chiamano Totali, Pantocrati e
Maggioritariis: forse uomini d’affari, forse manipolatori della legge, visto che
due sono anche legulei… e forse molto di più. Il quarto si fa chiamare
Monostatos e ha in odio il mondo: “Io rattrappirò quest’aborto di epoca! Ho
nostalgia di crinoline e carrozze, mi schifano gli edifici quadrati, mi annoia
questo chiasso di cachinni, fragori e l’insipienza del tutto. M’irritano
l’ovvio, il pratico, il razionale. Lo farò per appetito, cupidigia, capriccio,
lo farò ‘perché sì’. Se l’universo ne sarà consumato io non me ne
curo, sarò torpido, sazio. Il mio flato scoppierà nell’infinito…”. Il culmine
del romanzo viene raggiunto in un crescendo di tensione che non deriva soltanto
dalla sconcertante premessa, ma dalla discesa in una società italiana
completamente malefica. Nell’attesa di scoprire insieme cosa c’è dietro, non
possiamo che augurare buona pazienza a tutti!
Complimenti!! :D
RispondiEliminaRinnovo i miei complimenti.
RispondiEliminaP.S.: per me però rimarrano sempre "I negromanti" :-)
Complimenti! :)
RispondiEliminaI negromanti, sono sempre e solo i negromanti! complimentoni! vedo di aver puntato su un cavallo vincente!
RispondiEliminaApplausi! :)
RispondiEliminaSimone
Complimenti! (di nuovo...) :D
RispondiEliminasegnalato anche sul blog!
RispondiEliminaTi rinnovo i complimenti, Alessandro.
RispondiEliminaAd maiora!
Grazie, grazie, grazie a tutti ragazzi! Ai soliti quattro irriducibili lettori che hanno sopportato il manoscritto in corso d'opera e che a novembre troveranno in edicola un romanzo più maturo; e grazie a Maico Morellini (vincitore del Premio 2010 con "Il Re Nero"... che, dopo averlo letto, ho incominciato a frequentare Bologna e Reggio Emilia solo munito di pistola laser e granate al plasma!) :-D
RispondiEliminaE finalmente un miracolo!
RispondiEliminaIn Italia un talentuoso premiato?
Domani lo spread diminuirà di un centinaio di punti u.u
Complimenti!
RispondiEliminaGrazie anche a voi :-)
RispondiEliminaBravo! Lo ripeto anche qui e non mi stanco: BRAVO. Fianlmente una soddisfazione degna dell'impegno.
RispondiEliminaGrazie Angelo! Per l'impegno e la causa della fantascienza italiana!
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