Memorie di un colonnello di soldatini - recensioni

Oltre a quelle che potete leggere su Amazon, Memorie di un colonnello di soldatini ha ottenuto varie recensioni sui blog di lettori e colleghi.

In ordine cronologico, il primo è stato Salvatore Di Sante.

Segue poi la lettura di Andrea Guido Silvi sul sito Italian Sword & Sorcery (diretto da Andrea Gualchierotti). Di Andrea vi segnalo anche il romanzo, uscito di recente, Rodi - il sorriso del Colosso.

Ed ecco Andrea Viscusi, che sul blog Unknow to Millions  premia il romanzo con un bel 9/10. Andrea vi rimanda anche al mio racconto Io mi fermo qui; che ha voluto pubblicare sul primo numero della rivista Specularia e che è stato un po' il crash test del concept del romanzo. Andrea di recente si è anche occupato di remotissimo passato, pubblicando per Moscabianca la silloge preistorica illustrata Memorie dal Tempo Profondo.

Su Rivangare il Futuro di Lorenzo Davia troverete la disamina piĂ¹ sufi ed esoterica. Sono lieto altresì di annunciare in questa sede che il recente romanzo di Lorenzo, Capitalpunk (di cui ho curato l'editing; pubblicato da Kipple), giĂ  finalista al Premio Urania 2020, è ora in finale anche al Premio Vegetti.


Cesare Bartoccioni si è interessato agli aspetti sociologici e linguistici del racconto.

Infine (per ora!) la recensione di Caterina Franciosi sul Salotto Letterario.

Memorie di un colonello di soldatini è stato segnalato anche sulle pagine di Fantasy Magazine (a cura di Emanuele Manco); Tracce d'Inchiostro e Horror Magazine (a cura di Antonella Romaniello).

La copertina del romanzo, di Martina Biondini, è tra i candidati alla pre-selezioni per il Premio Italia. 

Il libro è disponibile su Amazon in ebook e cartaceo. Join the Toy Army e a morte lo storytelling! 

Alessandro Forlani

sedicente scrittore, è nato negli anni '70 del XVII secolo, si è reincarnato nel XIX, nel XX e millenni a venire. Nerd, negromante, roleplayer e autore "difficile" di racconti fantastici. Di giorno si impaluda da docente universitario e ciacola di sceneggiatura, cinema e scrittura; di notte, che dovrebbe far l’artista, piuttosto guarda film, legge fumetti, ascolta musica barocca, gioca a soldatini e poi va a dormire. PerchĂ© crede che sia piĂ¹ sano scrivere in questo modo.

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