Da oggi la novella Salto in Orbita è sul sito Fantascienza.com. Vi ricordo che potete trovare il racconto, con altri cinque titoli di "fantascienza sociologica", sull'antologia Futuro Bruciato. Buona lettura!
Oggi alle 12.15, con replica alle 16.15 e in seguito disponibile in podcast, va in onda su Radio San Marino una mia intervista a cura di Emanuela Rossi. Si parla del prontuario Com'è facile scrivere difficile e della Collana Imperium. Buon Ascolto!
Una ragazzina dei giorni nostri travalica il confine con l’universo steampunk. Riuscirà a tornare a casa? Sarà bene fidarsi di un androide pluripregiudicato? L’amata scomparsa chiede un incontro inatteso: da dove proviene la sua voce? Tre razze aliene hanno soggiogato l’umanità . Sarà la bioingegneria a salvarci? È prudente sfidare la maledizione dei faraoni? Un modesto articolista di fanzine si ritrova catapultato in piena guerra Greco - Gotica. Cambierà il corso della storia? Chi era l’entità demoniaca che devastò l’incrociatore spaziale "Infinito"?
Da oggi sugli scaffali virtuali un'antologia di fantascienza a cura di Vito Introna, con contributi di Giovanni Agnoloni, Sandro Battisti, Luigi Bonaro, Alessandro Forlani, Tatiana Martino, Stefano Roffo e Ugo Spezza.
Okay, rispettiamo gli impegni. Diego Bortolozzo, curatore di Imperium, mi chiede ormai da mesi un "prontuario del personaggio", che aggiunga materiale al precedente libruccio Com'è facile scrivere difficile. Ho promesso che l'avrei scritto e fin qui procrastinato. Ma, conclusa l'avventura di Eleanor che ho proposto alla collana "Robotica" (Delos; e a proposito: incrociate le dita!), non ci sono più scuse: ed eccovi l'incipit...
Com'è
noto le Piovre Lilla Naziste
minacciano ogni istante il tuo quartiere, la Terra, ti rigano
l'auto nuova e ti soffiano la ragazza. Ascoltano Justin Bieber e
fanno il tifo per l'altra squadra.
Inquinano.
Qualcuno
le fermi!
Tu
che perdi il tempo stravaccato sul tuo sofà , a leggere 'sto
libercolo di scrittura creativa, non mi sembri il candidato ideale
per questo genere di impresa. Provarci
«... non servirebbe un bel niente: non senza un possente Guerriero,
anzi un Eroe. Ho cercato di reclutarne, ma i guerrieri sono occupati
a combattersi l'un l'altro, e in questa zona gli eroi scarseggiano,
oppure è impossibile trovarne»,
dice
Gandalf. E lui se ne intende.
Poiché
però la mamma dei cretini, le principesse rapite, gli scienziati
scomparsi, gli astronauti con un problema, Houston; gli amanti
infelici, gli Oscuri Signori delle Tenebre, gli ostaggi, gli
usurpatori del Trono e le vittime del serial killer è sempre
incinta, sempre, occorre ti dia una mossa e mi trovi l'uomo
giusto.
O il
bambino, o la donna, o l'alieno o l'animale.
L'agenzia
di collocamento B. Willis & C. Norris dicono che al momento sia a
corto di personale: il Principale Protagonista che ti serve, la Novel
All Stars dei Personaggi del tuo racconto, stavolta dovrai scriverla
da te.
«Se
voi signorine leggerete fino in fondo questo e.book»,
grida il Sergente Hartman, «sarete
un Personaggio; sarete dispensatori di storie e pregherete per una
trama! Ma fino a quel giorno non siete che uno spunto, la più bassa
forma di vita che ci sia su una pagina! Non siete neanche fottute
Comparse; siete solo note informi di inchiostro comunemente dette
appunti!»
(... continua ...)
Che buffo, leggersi in un'altra lingua! Ecco l'introduzione al gioco "Kingsport Festival" in inglese sul sito Stratelibri:
The decades of the atom. The Space Race. Satanic sects as a social plague. Thanks to these events, the themes and nightmares of H.P. Lovecraft are more real and disturbing for us than for the audience of the 20’s and 30’s.
Today, we are certain of billions of galaxies, planets, and countless systems — in the next year, the New Horizons probe will tell us if cold Yuggoth is the Mi-Go desert — with our inability to conceive, to even imagine, how big “out there” really is, we must face the very real possibility that Azathoth and his court may be lurking among the stars. And, thanks to the mass suicides of the Reverend Jim Jones, the murder “families” of Charles Manson, and the horrors of the Beasts of Satan, all towns look like the Innsmouth of the Shadow, or the Kingsport of the Festival.
The Media, Government, and “experts” repeat that we are safe from prehistoric evils: that we shouldn’t fear the witches. But, immersed in technology less and less palpable and comprehensible, when we are confronted by atavistic horrors we feel lost and we “lack a weapon” — like the protagonist of Innsmouth. If Lovecraft’s contemporaries were still battling monsters with solid shot revolvers, gallons of acid, or by ramming them with a ship, the citizens of the 21st Century are truly deprived of any effective tools: Their renunciation of that simple, strenuous physicality puts them at the mercy of these intangible horrors. Or, as told by Abdul Alhazred, horrors of such corrupt substance that they are immune to death.
Anthropocentric nightmares before HPL — demons and undead, werewolves, the possessed — were caused suffering by Psalms and religious symbols, and were banished by the faith of a priest. In time, even humans conquered them: now they attend high school with your daughter. You have to flirt with them or they “friendzone” you. If we decided to give up the mundane — go back and listen to our spirit — we would find that, since the awakening of Dagon, Cthulhu, and the shaggy insectoid divinity in the Museum, not even the divine force can save us: Yog-Sothoth and Nyarlathotep aren’t scared by the gods of a useless race, or gifts granted in the temples of a useless planet. What is their short existence compared to eons?
You can’t save yourself from the Ancient Ones. For readers in the 30’s, there was hope: they could still disbelieve, like it was just nonsense. We have no choice: an entire society that should belong to the Arkham Asylum gives us a terrifying confirmation.
But if Apocalypse must be, well, at least let us experience it with style! Like a great end-of-year party, we want to ebb well-dressed and sly: the warmth of a good whiskey, the euphoria of jazz and Charleston and rag-time notes against the emptiness of the abyss. And between fighting a Deep One in a tracksuit, jeans, and slippers or fighting it in borsalino, pinstripe, and leather shoes beside a dame with Louise Brooks hair, between a gun excessive even for Schwarzenegger or a tommy-gun in a cello case… Well, this is style, guys, worthy of the Titanic’s orchestra.
Ah! The aplomb of the aristocratic Solitaire of Providence!
Kingsport Festival brings back that atmosphere: Lovecraft ruthless, meager, essential: the one who scares silently, forcing you to look in the mirror to prove you are the Outsider. It’s not a spin-off, a reboot. And it is free of contamination. Thanks to this, the player returns to the darkest roads, the deep underground, infested and sick. From the pages of books you should not have read (after all, he warned you), comes the board game you should not open.
Alessandro Forlani is a lecturer in Screenwriting and Creative Writing at the Academy of Fine Arts in Macerata and Comics School in Pescara. 2011 Urania Award winner with the novel “I Senza-Tempo”; Premio Urania – Stella Doppia 2013 winner with the story “Materia Prima”. He publishes essays and science fiction anthologies for the Imperium collection (like “Com’è facile scrivere difficile”; “Centralino Celeste”; “La Macchina Insurrezionale”; “Futuro Bruciato”).
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Mini-bio
- Alessandro Forlani
- sedicente scrittore, è nato negli anni '70 del XVII secolo, si è reincarnato nel XIX, nel XX e millenni a venire. Nerd, negromante, roleplayer e autore "difficile" di racconti fantastici. Di giorno si impaluda da docente universitario e ciacola di sceneggiatura, cinema e scrittura; di notte, che dovrebbe far l’artista, piuttosto guarda film, legge fumetti, ascolta musica barocca, gioca a soldatini e poi va a dormire. Perché crede che sia più sano scrivere in questo modo.
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