"I Senza-Tempo": recensione di Alessio Brugnoli

Recensione di Alessio Brugnoli, Premio Kipple 2011, dal blog Il Canto Oscuro:


Ieri, tornando in treno da Milano, sono finalmente riuscito a leggere il nuovo Urania, comprendente sia il romanzo I Senza-Tempo di Alessandro Forlani, vincitore anche del Premio Kipple, da ex detentore tengo a dirlo, e alcuni racconti, tra cui lo splendido Suburbi@ Drive di Dario Tonani, a cui, tempo e lavoro permettendo, a breve dedicherò una recensione, perché merita veramente di essere letto e apprezzato. Tornando a I Senza-Tempo, ho grande stima di Forlani. Ho apprezzato tantissimo Qui si va a vapore o si muore che, oltre al genere steampunk, condivide la stessa copertinista de Il canto oscuro, l’ottima Elena Cermaria E le prime pagine confermano le mie idee: mi piace lo stile, l’ambientazione, i personaggi, alcuni visionari, e c’è un cattivo con i contro fiocchi, per non essere volgare. Mi sono goduto le citazioni, le frecciatine e riferimenti al mondo indie del fantastico italiano, poi… Lo ammetto, sono rimasto con l’amaro in bocca… Apprezzo l’idea di Forlani di replicare la struttura del film d’azione e dei fumetti, cosa che tra l’altro fa benissimo, però date le premesse, io avrei sviluppato la storia in altro modo. Più simile ai racconti dell’appendice, con il trionfo dell’Orrore sulla speranza, piuttosto che nel tradizionale arrivano i nostri. Però questo non toglie il fatto che sia un buon romanzo e che mi sia divertito a leggerlo, cosa che alla fine è la più importante.
P.S. Da esperto di Roma, dovrei stroncare l’appendice All'inferno, Savoia!... Ebbene, non è così. Il realismo storico e topografico secondo me avrebbe rovinato le atmosfere create da Forlani nel racconto. Le esigenze della Narrativa devono prevalere sull’erudizione

Alessandro Forlani

sedicente scrittore, è nato negli anni '70 del XVII secolo, si è reincarnato nel XIX, nel XX e millenni a venire. Nerd, negromante, roleplayer e autore "difficile" di racconti fantastici. Di giorno si impaluda da docente universitario e ciacola di sceneggiatura, cinema e scrittura; di notte, che dovrebbe far l’artista, piuttosto guarda film, legge fumetti, ascolta musica barocca, gioca a soldatini e poi va a dormire. Perché crede che sia più sano scrivere in questo modo.

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